IL SERA JE MONASTERY

Dopo l’invasione cinese del Tibet, il governo indiano mise a disposizione degli esuli alcuni territori abbandonati, affinché potessero insediarvisi. Nei pressi di Bangalore, nell’India sud-occidentale, sorge il villaggio-monastero di sera Je o Sera Je Monastery.

Il villaggio, sebbene sia monastero, dal punto di vista urbanistico è sostanzialmente simile ad un piccolo paese e non alla classica struttura centralizzata di un monastero. Gli abitanti del villaggio sono esclusivamente monaci e ragazzi, che vengono qui raccolti in quanto orfani di uno o di entrambi i genitori oppure perché le famiglie di origine sono poverissime e non in grado di mantenerli. Il villaggio e strutturato in case o gruppi di case, ognuna abitata da un monaco e da un gruppo variabili di ragazzi. Ogni monaco deve provvedere autonomamente a trovare dei sostenitori o  “sponsor”, per permettere ragazzi di vivere dignitosamente e di studiare. Il monaco deve provvedere anche ricercare i fondi per la manutenzione dell’edificio affidatogli. Si tratta di sintesi di un vero proprio tutore.

A livello centralizzato il villaggio offre l’istruzione scolastica di ragazzi che un servizio di mensa, utilizzato soprattutto da quei monaci che hanno difficoltà a reperire i fondi presso i sostenitori.  

LA COMUNITA’ DI LOBSANG CHOEDAR

Progetto Persona ha deciso di sviluppare una collaborazione con uno di questi monaci, Lobsang Choedar, qui a lato, che condivide con entusiasmo il principio guida della solidarietà globale.

Egli segue i numerosi ragazzi direttamente presso il monastero; al di fuori di esso ne segue altri che non riesce tenere presso la sua comunità.  

Sebbene le sponsorizzazioni riguardino un ragazzo alla volta è chiaro che i fondi vengono gestiti comunitariamente per tutti ragazzi, al fine di garantire tutti una vita ed un’istruzione accettabili. Non si verifica cioè che uno studente venga abbandonato a se stesso o riceva un trattamento peggiore in quanto il suo sostenitore ha interrotto l’aiuto.

E però evidente che la sospensione improvvisa dell’aiuto crea non poche difficoltà: per questo si richiede l’impegno - da parte del sostenitore - di preavvisare con almeno sei mesi di anticipo l’intenzione di interrompere la trasmissione della quota.

È assai utile anche stabilire un contatto con i ragazzi attraverso lettere in inglese, fotografie, cartoline ecc.

Deve essere chiaro che il termine “adozione” (anche a distanza) non viene volutamente utilizzato in quanto l’aiuto che viene dato ai ragazzi non deve essere finalizzato ad instaurare un legame simile a quelle tre genitori i fini, anche soprattutto se si tratta di orfani.

I sostenitori sono amici che, avendone la possibilità, inviano dei fondi, non dei genitori sostitutivi. Per questo è preferibile, nelle lettere, non rivolgersi solo al ragazzo, ma anche ai suoi compagni con cui vive.

la mensa comune dove i ragazzi si ritrovano ogni giorno

un fabbricato realizzato con il nostro aiuto

PERCHE' APPOGGIAMO LOBSANG CHOEDAR

I motivi per cui abbiamo deciso di sostenere Lobsang sono diversi:

- si collabora al sostegno ed all’istruzione di ragazzi che altrimenti farebbero una ben misera vita.  
- si permette ai  ragazzi di crescere nella loro cultura, senza ingerenze esterne.
- le risorse finanziarie vengono gestite direttamente dei beneficiari, secondo le loro esigenze, senza l’intermediazione con l’influenza di organizzazioni terze.
- si permette il rafforzamento di un fautore della solidarietà globale all’interno del villaggio.

    Sebbene ciò esuli completamente destini del Progetto Persona, si può anche tener conto del fatto che questo sostegno permette la conservazione di una cultura di lunga tradizione, quella tibetana, che le autorità cinesi, per motivi politici interni, tendono a devitalizzare anche con sistemi cruenti.

 

costruzione e utilizzo del pozzo per la comunità

COME AIUTARE

La quota per sostenere un ragazzo o una ragazza seguiti da Lobsang è di 20-25,00 € al mese (dipende dall’oscillazione del dollaro). Le quote sono semestrali anticipate.

È possibile anche far parte di gruppi di sponsor (fino ad un massimo di 5) che sostengono lo stesso ragazzo/ragazza. La quota fissa minima che in questo caso di  5,00 al mese.

Per far fronte, oltre che a repentini variazioni del cambio, anche la sospensione delle quote da parte dei sostenitori, si è costituito un fondo di emergenza che viene alimentato con donazioni senza alcun vincolo di ripetitività e senza limite minimo di importo; tale fondo viene anche incrementato con offerte donate per piccoli lavori di artigianato locale (incensini, borse ecc.).

Le quote intere di sostegno per un ragazzo possono essere inviate o direttamente in dollari in India o in lire sul conto corrente postale o su quello bancario dell’associazione. Gli stessi conti possono essere inviate le offerte per il “fondo di sostegno”. Le quote parziali di più sponsor che sostengono solo ragazzo devono essere invece versate sul conto corrente postale n. 18779223 intestato ad Associazione Progetto Persona, via M. Monti 53, 22034 Brunate CO. In questo modo si evitano eccessivi frazionamenti nel trasferimento di fondi in India.

I fondi raccolti vengono inviati semestralmente. I donatori hanno diritto a ricevere il bilancio dell’associazione, nonché un aggiornamento semestrale sull’attività svolta.  


abitanti di un villaggio nel Tawang, durante una funzione religiosa